Autori: A. Riccardi, M. Grillo
ISBN 979-12-80191-17-5
Formato: 25×35 cm
Pagine: 220
Copertina: cartonata
Prezzo: euro 62,00
Con questo lavoro dedicato alle antiche locomotive delle Società preunitarie ed a quelle che costituirono, dopo il 1865, il primo tentativo di gestione da parte di privati della rete ferroviaria italiana, si conclude la collana “Locomotive a vapore in Italia” il cui primo volume venne pubblicato nell’ormai lontano 2010. Sono trascorsi 13 anni da allora, anni di grande impegno sia per la pubblicazione dei vari volumi, quanto per le ricerche di dati ed immagini per questo lavoro che è risultato decisamente il più impegnativo. Cercare di ricostruire con dati certi le vicende che hanno portato alla costituzione dei vari parchi di locomotive, la loro evoluzione, i nomi delle varie locomotive, ed il passaggio di mano tra le varie società sino ad arrivare alle tre grandi Reti nate nel 1885 non è stato per nulla facile e, purtroppo, non si son potute dipanare tutte le intricate matasse per la mancanza di documentazione. Qualche “buco nero” infatti è rimasto tale, ma fortunatamente non ha impedito di poter portare avanti la trattazione senza incorrere in incolmabili lacune. Certo ci avrebbe fatto piacere poter capire con certezza che fine fecero le locomotive della Bayard, quante e quali locomotive passarono dalle ferrovie Reali Napoletane alle Romane, quale fosse la misteriosa 1003 delle Romane o quante fossero effettivamente quelle che costituirono il parco delle Livornesi prima di passare anch’esse alle Romane, ma è augurabile che qualche altro studioso più fortunato, prima o poi, lo possa fare trovando la necessaria documentazione. Siamo confidenti che questo lavoro verrà comunque apprezzato venendo, per la prima volta, come già fatto per le locomotive delle tre Reti, a far luce su un periodo storico e su un contesto complessivo in cui nessuno studioso si è mai avventurato. Anche la parte iconografica e tecnica purtroppo risente della scarsa documentazione disponibile, malauguratamente non salvaguardata, ma ci sembra comunque di aver raggiunto un buon compromesso. Come potete constatare, la mole del materiale rinvenuto ha fatto in modo che l’opera si sia dovuta sdoppiare in due distinti volumi: il primo copre il periodo 1839-1865, il secondo ci porterà dal 1865 alla nascita delle tre Reti del 1885. In questi due volumi, oltre alla iconografia quasi del tutto inedita, troverete riprodotti nei vari capitoli pressochè integralmente gli album delle locomotive editi, tra il 1876 ed il 1884, dalle Strade Ferrate dell’Alta Italia, dalle Strade Ferrate Romane e dalle Strade Ferrate Meridionali.